sabato 9 maggio 2015

TubeChop - https://youtube.com/devicesupport (01:40)

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Non riesco proprio a capire, nel 1993 viene abolito con oltre il 90% dei consensi, il referendum sul finanziamento pubblico ai partiti politici e i partiti cosa fanno? Semplice, cambiano il nome e lo trasformano in rimborso elettorale, magnifico, ma non per il popolo che è sovrano ad intermittenza. Purtroppo se vogliamo verificare la responsabilità di tutto questo almeno per la maggioranza dei casi, non c'è che guardarsi allo specchio, ma questo è, il mio punto di vista.

Ritorniamo ai soldi alla politica, sono giusti sono sbagliati? Chi lo sa. Sappiamo che la democrazia ha un costo, una cosa è mantenere sotto controllo le spese, altra cosa è mettere una persona al comando ed ecco che i costi (almeno l'indomani) sono da subito diminuiti.

Come dicevamo, si sono inventati il rimborso dopo che un referendum aveva abolito il finanziamento. Ma cosa significa rimborso? Restituzione di denaro speso. Mi sembra abbastanza semplice, un partito dimostra di aver speso 10 e gli viene rimborsato 10. Fin troppo semplice, no, funziona cosi, nel 2008 il

PDL spende 53,6 milioni - incassa 206,5 milioni

PD  spende 18,4 milioni - incassa 180,2 milioni

UDC spende 15,7 milioni - incassa 25,9 milioni

IDV spende 4450 euro - incassa 21,6 milioni di euro, il topo spetta alla

LEGA spende 3400 euro - incassa 41,3 milioni di euro

fonte: http://archivio.panorama.it/italia/Partito-per-partito-le-posizioni-sui-rimborsi-elettorali

I soldi che tutti i partiti hanno preso in più alle loro spese, qualcuno le potrà richiedere indietro per nome e per conto degli italiani?

Questo è il motivo per cui Renzi nel video sopra ci sembra un innovatore quando chiede i finanziamenti ai privati, specialmente nelle cene.

In vent'anni hanno incassato 3 miliardi, ne avranno speso 5/600 milioni. Facendo una semplice divisione, una tra le prime 10 economie del mondo (Italia) potrebbe permettersi di spendere 25/30 milioni l'anno per mantenersi dei "buoni" politici?