lunedì 6 aprile 2015

L'Italia che lavora

La nostra macchina dello stato, meglio descritta qui ci fa pensare a quanti soldi vengono sprecati specialmente in tempi di crisi come oggi.
Io mi concentrerei su questa macchina, in grado di sviluppare capacità notevoli, che invece nonostante consuma il medesimo carburante (soldi), non riesce a garantire le prestazioni per cui è stata pensata.
In Italia ci sono 3,2 milioni di persone disoccupate (in cerca di lavoro). Se questa macchina dello Stato-regione-provincia-comune e infine di circoscrizione, fosse in grado di studiare come poter assicurare 40/50 ore mensili di lavoro di pubblica utilità, per ogni disoccupato, avremmo energie in grado di poter fare lavori socialmente utili (supporto anziani-disabili, pulizia e mantenimento delle nostre coste, rimboschimento, piano di raccolta differenziata dei rifiuti, introducendo macchinari






sul territorio nazionale a cura del
pubblico e del privato, installazione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione negli edifici pubblici. Tutto questo con lo scopo di rendere le nostre città più vivibili per poterli offrirli ai cittadini di altre nazioni incrementando così il nostro turismo.

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